state route 1

Esiste una strada sulla costa ovest degli Stati Uniti che da sola vale un viaggio. Sto parlando della mitica "one", la State Route "one" che lambisce le coste della California. Se devo essere sincero non so dove parta e dove finisca di preciso. So che inizia in Messico, nella punta sud della Baia California. Si perde al confine con Tijuana per poi riaffiorare a San Clemente, in piena Orange County; per poi confluire nella Highway 101 a Leggett, nel Nord della California. Offre talmente tanti "vista point" da consumare le dita nello scattare foto. Ovviamente se si deve andare da Los Angeles a San Francisco la via più comoda e più veloce sarebbe la "5", ma se non si ha fretta e si vuole davvero immergersi in uno dei più suggestivi paesaggi al mondo, allora meglio buttarsi sulla "1". Partendo da Los Angeles e con precisione scendendo da Ocean Ave. verso Palisades Beach Road ci si immette sulla Pacific Coast Hwy che poi non si abbandona più, salvo qualche immancabile deviazione per lavori in corso. Dopo poche miglia si tocca Malibu, località esclusiva. Si può dire che cominci al semaforo dove a destra inizia (o finisce) la Sunset Blv e a sinistra si trova il ristorante Gladstones. Da lì in avanti si viene proiettati per circa 20 miglia di spiagge dove i surfisti cavalcano l'impossibile mentre sulla collina s'intravedono ville da mille e una notte. Per la precisione qui vivono numerose star di Hollywood, le altre allogiano nelle colline di Beverly Hills. La fine di Malibu coincide con Ventura dalla cui costa, nelle giornate limpide, è possibile vedere l'isola di Santa Cruz.

Superata Ventura e Santa Barbara, la 1 rientra verso l'interno e il paesaggio sfuma immediatamente dalla spiaggia alle verdi colline della Lompoc Valley dove i campi di fiori sterminati fanno da sfondo. E' una zona molto ricca di aziende floricoltrici; sono veramente belli i contrasti che la 1 in poche miglia mette davanti agli occhi di chi guida. La strada torna finalmente sulla costa a Prismo Beach e da lì (per la precisione a San Luis Obispo) prende due diramazioni : o verso l'interno o sulla costa. Io ho scelto verso la costa, ma molti americani mi hanno consigliato di fare poi una deviazione verso la vallata che corre parallela al mare; è infatti un caratteristico e rinomato centro vinicolo - apro una piccola parentesi sul vino: sono partito con la convinzione che Napa fosse la località più importante per il vino, ma ascoltando molti americani sul posto ho conosciuto molte altre zone che a lor parere sono molto più rinomate per la qualità e più economiche per l'alloggio e gli acquisti. Prima su tutti Sonoma (vicino a Napa e raggiungibile con 40 minuti di viaggio da Sausalito), poi Mendocino (sulla costa Nord della California) e infine la zona che parte da Atascadero e va fino a San Miguel. Entriamo finalmente a Morro Bay per la mia prima sosta sulla 1. Un paesino veramente affascinante, soprattutto per la grande falesia che sorveglia il villaggio dal mare. Peccato per tre ciminiere che hanno costruito sulla spiaggia e che deturpano il paesaggio. E' comunque veramente impressionante il cambio di paesaggio e di stile di vita tra le metropoli come Los Angeles e paesi tipo Morro Bay. Qui tutto va piano, non c'è mai nessuna fretta e la sera puoi anche lasciare la porta aperta di casa, tanto nessuno entra. Finalmente dopo San Diego e Los Angeles ci si sente veramente in America: BBQ fuori in giardino e piccola barchetta ormeggiata, questo è il sogno di tanti californiani e non solo. Il piccolo lungomare di questo paesino è costellato da tantissimi negozietti di surf e di ristorantini di pesce economici per la qualità del cibo. Merita una sosta! Da Morro in mezzora di auto è possibile raggiungere all'interno Paso Robles, importante centro vinicolo e soprattutto luogo dove morì con la sua Porsche James Dean.

Da Morro Bay proseguo sempre sulla "1" in direzione Nord e attraverso splendidi paesini di mare come Cambria e Cayucos fino ad arrivare a San Simeon. Quest'ultima località è famosa perché ospita il "famoso" castello Hearst. Costruito dal tycoon dell'editoria William R. Hearst domina in modo molto pacchiano tutta la costa da una collina. E' una delle mete preferite dagli americani anche perché racchiude almeno venti stili diversi di architettura; io mi astengo dalla visita. Abbiamo talmente tanto patrimonio artistico in Italia che preferisco vedere altro in America, anche perché questo castello risale agli anni '40. Da San Simeon inizia la costiera di Big Sur. Uno spettacolo per gli occhi e i sensi. Un susseguirsi di scogli immensi lungo tutta la costa, spiagge mai battute da persone e onde che si infrangono ovunque. Lo spettacolo ha dell'impressionante, qualcosa che non avevo mai visto prima. Qui la violenza della natura raggiunge il suo apice. Si viene colti da frenesia di immortalare ogni paesaggio, ma rimarrà tale per almeno 40 miglia, quindi niente fretta anche perchè le piazzole di sosta sono ovunque. Infatti la parte più affascinante (si fa per dire dato che tutta questa costa sembra irreale) la si vede nei pressi di Big Sur. Il bello di questa zona è la foschia; infatti dal mare si alza continuamente una foschia strana che ogni tanto viene squarciata dal sole creando effetti tipo i paesaggi fantasy. Raggiungiamo Big Sur, una delle zone più rinomate della California e più belle del mondo. Si può dire che nel paese non ci sia nulla di eclatante mentre la bellezza sta nella costiera che si è appena percorsa. Un punto che merita di essere visto è Pfeiffer Big Sur State Park con le sue grotte e le sue cascatine negli scogli; peccato che il tempo sia sempre tiranno e la strada fino alla prossima tappa sia ancora molto, sarà per la prossima volta.

La seconda sosta sulla "1" l'ho programmata a Marina, poche miglia dopo Monterey. Un paesino anonimo che però offre alloggi a prezzi ancora umani. Infatti la penisola di Monterey è considerata la Costa Azzurra degli States. Il primo paese che s'incontra su questa penisola è Carmel (dove sindaco fu nientemeno che Clint Eastwood). Praticamente il paese è racchiuso dentro un percorso a pagamento (la 17 mile drive) da fare assolutamente. Percorro una stradina attorniata da spiagge selvagge, boschi, ville e campi da golf. Anche qui è consigliata una buona scorta di rullini fotografici. I punti più "turistici" sono il "lone pine" (un piccolo cipresso marino, la pianta più fotografata al mondo, che si trova su uno scoglio a strapiombo sul mare" e la spiaggia, dove ho incontrato degli oceanografi che ascoltavano il "vociare" delle balene e ne seguivano gli spostamenti con un teleobiettivo). Oltre a questo "parco" Carmel offre una bella via centrale, la "Ocean" che è piena di negozietti e ristoranti, ma che in fondo non offrono granché in aggiunta allo spettacolo della natura. Se si prosegue sulla costa di Monterey è d'obbligo visitare Pebble Beach che sembra il luogo dove la Signora Fletcher indagava giornalmente su efferati assassini. Monterey è l'ultimo paese della penisola e forse è l'unico che la sera offre un po' di svago, Consiglio o la "Cannery" o ancor meglio il "Pier" dove andare la sera a mangiare.

Sempre sulla "1" si incontra dopo la penisola di Monterey la cittadina di Santa Cruz, una località giovane piena di universitari e dove non è inusuale imbattersi in feste in spiaggia; peccato che la mia comitiva avesse volutoandare la sera a Monterey, in virtù del fatto che comunque i km ogni volta che ci si muove sono sempre tanti. SiliconValley, ultima tappa prima di entrare a San Francisco; ma già non si trova più sulla "1" ma sulla 101. Se ci si aspetta un mondo fatto di astronavi e robot ci si sbaglia di grosso. Certo, uscendo a Palo Alto riesci a vedere le scritte Apple & C. ovunque, ma in fondo è solo un centro industriale.

giotto