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Cedar Breaks National Monument, Utah - USA
United States of America flag Utah | USA

Cedar Breaks
National Monument

 
Latitude - 37° 37' N
Longitude - 112° 49' W
 

"Il saggio non pensa mai di essere arrivato"

Anonimo
   
september 2006

Cedar Breaks, la piccola bryce

soundtrack: Against the Wind, Bob Seger & The SIlver Bullet Band - 1980
 

Chapter

Come si fa a capire se una giornata filerà via liscia o se invece sarà un lungo calvario? Dalla colazione. Svegliarsi al mattino e pensare ad una bella tavola imbandita di muffin al cioccolato, donuts con la glassa e un bel bicchierone di latte caldo contribuisce a dare tinte più tenui alla giornata. L’hotel a Kanab non è male, camere spaziose, terminale internet pubblico, ma la colazione è una tragedia: locale al limite della praticabilità per motivi di capienza e anche un po’ di igiene; clienti che dopo aver banchettato lasciano sui tavoli piatti e vettovaglie sporche. Insomma, l’inizio non è idilliaco. Oggi la strada da fare è veramente tanta e se devo essere sincero so dove devo arrivare, ma non so cosa collocare lungo il tragitto; preciso che di luoghi da vedere oggi ce ne potrebbero essere a decine, ma occorre fare dolorose scelte. Dobbiamo essere in serata ad Escalante, ma faccio tutta la Scenic Route Utah 12, oppure taglio attraverso la Cottonwood Road? La scelta non è facile, ma vista la stanchezza che lentamente comincia ad accumularsi nella mia compagna opto per evitare centro km di strada non cementata e dirigo in direzione nord lungo la Us89. In questo modo arriverò all’imbocco della Utah 12 e la percorrerò per intero, lasciando ad un futuro viaggio, purtroppo, la Cottonwood Road. Il meteo è strepitoso; è molto presto e il sole crea spettacolari effetti con le ombre delle ripide alture di terra rossa. Stiamo viaggiando nel cuore del southwest; questa parte di strada la feci già in un precedente viaggio e ricordo le emozioni nel guidare su questa strada. Il traffico è quasi assente e in poco tempo arriviamo al bivio di una delle possibili tappe del mattino: a Long Valley Junction o si prosegue in direzione Utah12 oppure si taglia per le montagne con obiettivo Cedar Breaks National Monument.

Ho letto più volte della bellezza di questo piccolo parco, molto simile a Bryce Canyon, ma al tempo stesso più raccolto e concentrato. Ma si, vada per le montagne. Perché di montagne stiamo davvero parlando, visto che cominciamo ad arrampicarci su alcune delle alture più elevate di tutto lo Utah del sud. Strada fantastica, liscia come un biliardo, che taglia veloce immense e profumate pinete e lambisce ranch tutti disseminati lungo il tragitto. Una cinquantina di chilometri sul Markagunt Plateau, tra boschi e splendide vedute, dritti fino alla quota di oltre tremila metri. E si sentono soprattutto in termini di temperatura; ci fermiamo a cavallo tra la Kane e Iron County, sul suggestivo Navajo Lake. Uno specchio blu che riflette le poche nuvole in cielo, tutto incorniciato dal verde profondo della pineta. Lungo la strada avevo letto sulla Lonely Planet di molte possibili escursioni, come ad esempio a Strawberry Point da dove sembra si possa godere di una vista meravigliosa su tutta la vallata dello Zion National Park, proprio qui confinante. Ma il tempo è veramente poco, vorrei vedere tutto, ma è già molto aver rubato Cedar Breaks oggi. Pochi minuti dopo Navajo Lake e raggiungiamo l’ingresso del parco, molto sobrio e totalmente immerso nella natura. Il tempo di parcheggiare e ci accorgiamo come un’altra volta gli sbalzi di temperatura siano all’ordine del giorno nello Utah. Siamo passati dal fresco di Sedona al caldo umido di Page, per poi piombare nel freddo del Grand Canyon fino a tornare le caldo torrido di Kanab; oggi infine torniamo, alla veneranda altezza di oltre tremila metri a circa dieci gradi. Peccato che il nostro look sia costituito da un paio di bermuda e da una misera felpa. Appena entrati nel parco i comignoli di un paio di baite lungo il parcheggio, emanano un meraviglioso profuma di carne grigliata; l’impressione è più quella di essere sulle Alpi invece che nel wild west fino a che, girata la curva del sentiero non ci si apre davanti a noi la bellezza dell’Amphitheater. Un insieme di piccoli canyon, tutti disposti a lisca di pesce, costituiti da tanti pinnacoli (hoodoos) rossi e archi bianchi; la somiglianza con Bryce Canyon è notevole, ma la concentrazione di hoodoos e la facilità di cambiare punto di vista per osservarli è assai maggiore. Si comincia con il Point Supreme a 3155 metri; le nuvole basse creano dei bellissimi effetti di luce sul suolo, alternando zone di ombra dove il rosso dei pinnacoli diventa amaranto, a zone dove il sole picchia forte esaltando al massimo i colori rossastri dei canyon.

Purtroppo questo parco non viene molto visitato, se raffrontato con i più turistici Zion e Bryce; lo si nota dalla presenza prettamente di turisti americani. Ma la minor affluenza, nonostante la vicinanza al tradizionale grand circle, è manna dal cielo; infatti i pochi trail del parco risultano tutt’altro che congestionati, nonostante ci troviamo a ridosso di ferragosto. Ci lanciamo in un breve percorso a piedi che corre a tratti sul bordo e a momenti all’interno della pineta, fino a raggiungere lo Spectra Point, probabilmente il punto più fotogenico ed emozionante del parco. La camminata è tranquillissima, se non fosse che a 3000 metri tutto ciò che si fa comporta un certo dispendio di fiato; per fortuna siamo allenati e questo non ci crea problemi, anzi è una buona occasione per fare un po’ di ricircolo nei nostri polmoni saturi di smog cittadino. Il tragitto in alcuni punti scorre non vicino, ma proprio sopra il bordo; peccato che non ci siano parapetti o altro, anzi ad ogni passo un po’ troppo ardito scivola della ghiaia in fondo al canyon. A guardia di Spectra Point si incontra un grande albero, totalmente seccato, ma che dalla forma contorta dei suoi rami incute un bel timore. Evidentemente il nome del vistapoint deriva proprio da quel tronco assomigliante sempre più ad un fantasma con le braccia aperte. Sul fondo del canyon è facile scorgere bellissime formazione rocciose che danno vita ad estemporanei archi; il panorama assomiglia molto, ma con tinte tendenti più al rossastro, a Coal Mine Canyon. A Spectra Point, alla fine del Ramparts Trail, si potrebbe rimanere per ore ad ammirare i giochi di colore che le veloci nuvole si divertono a creare nelle pinete sui ridge o in fondo ai canyon; ma il tempo scarseggia e già sono contento di aver potuto vedere questa piccola gemma del southwest. E’ ora di far rotta in direzione di Escalante, in fondo l’obiettivo di giornata resta sempre Devils Garden lungo la Hole in the Rock Road, all’interno del Grand Staircase – Escalante National Monument.

  giottoGiotto

 

   
   
 
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Cedar Breaks National Monument, Utah - United States of America
Cedar Breaks National Monument, Utah - USA
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