Era una giornata di marzo 2002 quando assieme alla mia ragazza comprai un numero di Condè Nast Traveller, forse attratto dal titolo che gridava "i più bei luoghi del pianeta" o forse dalla bella copertina patinata. Sfogliandolo si trovavano i classici paradisi terrestri come le Fiji, Hawaii... e Antelope Canyon.
Dall'alto della mia ignoranza mi chiesi cosa erano queste foto con quei colori così accesi e dove si trovassero. Con mia sorpresa notai che Antelope si trova a Page - Lake Powell, in Arizona o anzi, come è meglio dire, nella Navajo Nation. Si, perché è gestita dai Navajo e gli unici modi per visitarla sono o andare a Page, dove organizzano tour guidati, oppure percorrere la Hwy 98 a circa 5 miglia fuori Page. Arrivando da East vi accorgerete di Antelope perché sulla vostra destra vedrete una grandissima centrale elettrica. Le grotte (o "slot canyon"") si trovano sia a destra (lower) che a sinistra (upper). Le lower sono state riaperte da poco, purtroppo in seguito ad un incidente nel '97 che portò alla morte di 11 persone. Come detto prima, appena si supera la centrale elettrica, bisogna girare a sinistra al primo spiazzo attrezzato [miglio 555 con di fronte l'insegna "panoramic view"]. Sarà facilmente individuabile dal gran numero di automezzi di turisti.
L'ingresso è di 6$ a persona al quale va aggiunta la "vessatoria" cifra di 15$ per il trasporto, da parte di un nativo con delle jeep che sfidano le leggi della meccanica, fino all'imbocco dello slot canyon. Il tragitto è di soli 5 minuti, ma percorrendo il letto asciutto di un fiume, le continue buche e cunette di sabbia renderanno il percorso molto movimentato. La temperatura che ho affrontato io (in agosto) è infernale e se poi si aggiunge il paesaggio lunare che vi circonda, almeno per un secondo vi chiederete dove "diavolo sono capitato". Ma appena vi lasceranno all'imbocco della fenditura nella bassa mesa ogni dubbio svanirà. Entrando si viene rapiti dalle forme sinuose delle pareti; sembrano levigate da quanto sono lisce e fredde. Assumono tutte le tonalità del giallo e del rosso creando degli effetti che sembrano irreali. Il bello di queste grotte è che grotte, in realtà, non sono. Infatti sono delle piccole fenditure nel terreno (slot) che quindi sono a cielo aperto anche se l'apertura è di poche decine di centimetri. Questo fa si che il sole penetri dall'alto creando degli effetti "spot" sia sulle pareti che sul pavimento. Alzando un po' di sabbia l'effetto luce sarà come un cono di sabbia; impressionante. La camminata non dura molto, circa 20 minuti, ma ogni centimetro di Antelope offre viste sempre differenti. Non solo; in base all'orario in cui si effettua lavisita, il sole crea a sua volta dei giochi di colore sempre diversi . Sicuramente le ore migliori sono quelle a cavallo delle 12, dove la luce cade parallela alle pareti.
Il reale problema è l'alto numero dei turisti, se rapportato agli spazi veramente angusti. Provare a rubare qualche scatto è molte volte pura fortuna; è infatti facile che qualcuno usi i flash, rovinando quindi lo scatto di una macchina con tempi di posa allungati. Il modo migliore per visitarlo sarebbe di andarci da fine settembre in poi, ma questo è un discorso che varrebbe per tutti i luoghi più frequentati del magnifico south west degli Stati Uniti. E' una location che, purtroppo, è impossibile da descrivere a parole perché non puoi raccontare cosa vedere e dove andare. E' tutto lì, come uno scrigno pieno di gioielli. Solo a quel punto ho capito perché fosse considerato uno dei siti più suggestivi e magici del nostro pianeta.
|
giotto |
|