Per raggiungere la Death Valley [Valle della Morte] sono partito dal Parco Nazionale di Yosemite, sempre all'interno dello Stato della California. Dopo lo stupendo Tioga Pass vi aspettano altre quattro ore di viaggio nelle quali vedrete il lento passaggio dalle foreste di Yosemite fino al nulla assoluto della Death Valley. Questo è il tragitto che più di altri mi ha colpito. Se devo essere sincero già dopo un paio d'ore rimpiangerete le vecchie vallate di Yosemite, mentre dovrete fare l'occhio a praterie dove la terra cambia il suo abituale colore.
Chi va nella Death Valley solitamente proviene o da nord [Yosemite] o da east [Las Vegas, Nevada] o da south [Los Angeles]. Il primo problema da porsi prima di affrontare una tratta così lunga è dove dormire? All'interno del parco esistono solo due centri abitati dove soggiornare. Stovepipe Wells che si raggiunge uscendo in direzione Panamint Springs sulla 136 oppure Furnace Creek, che si trova al centro del parco e a fianco del Visitor Center (occhio che chiude alle 18 il centro informazioni).
I prezzi sono più alti a Furnace, ma anche i paesaggi sono diversi. Fuori dal parco o si alloggia a Beatty in Nevada (un paesino veramente brutto e brullo) oppure a Bishop o Big Pine sulla 136 della California. Il mio consiglio è di dormire nel parco, perchè la notte l'atmosfera è a dir poco magica. Il complesso di Stovepipe Wells di giorno è veramente desolante mentre la sera si trasforma. Tutte le (pochissime) abitazioni (cinque o sei in tutto) sono decorate con tante lucine tipo i film americani ambientati del West. Inoltre dispone di un ristorante a buffet che nonostante sia veramente elegante e ben tenuto, era veramente economico. Mi raccomando non aggiungete al conto la classica "gratuity" dato che è già inclusa (almeno controllate). Infatti in zona transitano pratiamente solo turisti stranieri, così ricaricano già il prezzo finale del 15%, giusto per farci un "favore" nel computo della gratuity. Oltre a questo troverete un negozio di generi alimentari, un distributore ed un saloon che però chiude alle 21.30 allora vi consiglio un bel bagno in piscina al chiaro di luna!
Io ci sono stato ad Agosto e non sono morto, nonostante le guide lo sconsiglino. Ovviamente ho fatto sì che, partendo da Yosemite, arrivassi verso le 17; cioè evitassi le ore centrali della giornata pericolose sia per noi "umani" che per l'auto. Infatti prima di arrivare a Stovepipe bisogna fare un paio di "passi" tutti in salita e belli lunghi. I cartelli a lato della strada consigliano di spegnere condizionatori vari onde evitare la fusione dell'auto (sarebbe stato bello fotografare i volti dei miei compagni di viaggio alla lettura di quei pannelli) e dei punti col simbolo dell'acqua vi invitano a rifornire (grazie a delle piccole cisterne) di liquido il radiatore. Il mio consiglio è quello di arrivare all'imbocco del parco (che non ha una vera entrata e quindi per pagare il biglietto dovrete andare di vostra spontanea volontà al Visitor Center oppure fate i furbi e andate gratis. Sappiate che con il basso numero di turisti che ci sono i Ranger vi controllano al primo vista point che incontrate; e poi cerchiamo di non farci sempre riconoscere all'estero) con il pieno di benzina dato che all'interno costa di più (ma non così tanto come molti raccontano), col radiatore in regola e con molta acqua da bere in auto (visto che in molti tratti dovrete spegnere l'A/C e di fuori è l'inferno). A parte questi accorgimenti, che poi sono del buon senso e basta, il parco è uno spettacolo unico al mondo. Vi basterà percorrerne poche miglia per chiedervi se sullo sfondo vi sia un lago; "disilludetevi", è solo il sale che col calore crea questo effetto. I punti che meritano una visita sono sicuramente le dune di sabbia vicino a Stovepipe (ve le consiglio al tramonto!!), Zabriskie Point con la foto sulla panchina (che ancora non ho capito cosa serva in mezzo al deserto) e Dante's View. Sono posti che ho fatto al tramonto (e che avrei voluto rifare all'alba; purtroppo ho rischiato l'ammutinamento da parte della compagnia) e che hanno una bellezza selvaggia unica. Questo parco è il classico luogo che non trovi facilmente in altri stati. Quando sali sui punti più alti per vedere il panorama vieni investito da un vento caldo che non capisci mai da dove proviene; poi ti accorgi che, come fosse un respiro ritmato, proviene dalla terra. Stupendo. La vegetazione e i panorami della Death Valley potranno mettervi paura all'inizio, ma quando il giorno dopo dovrete partire vi accorgerete di come in fondo fossero particolari e unici nel loro insieme! Cosa strana che ho notato sia aZabriskie che sulle dune e sia a Dante's View, i turisti erano praticamente solo donne. Forse che i maschietti fossero tutti rimasti al fresco nelle camere? La notte nella Death Valley è magica. Si può "rubare" una vista del cielo perfettamente nitida; infatti non ci sono luci nel raggio di centinaia di km, se si escludono quelle poche dell'alloggio.
|
giotto |
|