Capita spesso, quando si programma un viaggio fly and drive, di mettere all’interno di un itinerario decine e decine di tappe; per poi accorgersi che non si può in fondo passare tutto il viaggio alla guida. E allora iniziano a malincuore i primi tagli. In un giro come il mio, Niagara mi allontanava molto dal “classico” New England; ma non potevo perdere una meraviglia tale, soprattutto ci tenevo a fare vedere le cascate alla mia ragazza la quale non le aveva mai viste. Così il secondo giorno con tappa Bennington, nel Vermont è stato caratterizzato da circa 600 km di strada. Come direbbe JackPier (un caro amico e un buon conoscitore di States) ogni viaggio ha la sua tappona. Questa è stata particolarmente difficile. Per tutta la giornata siamo stati investiti da un violente nubifragio, una delle ultime pendici dell’hurricane della Florida. Anche se in fondo tutta la strada era Hwy, guidare con due dita d’acqua sul parabrezza e al tempo stesso essere sorpassato sia a destra che a sinistra dai truck americani (che ricordo sono enormi), diciamo che è stata un’esperienza anche questa. Vorrei far notare come, nonostante condizioni meteo al limite della praticabilità, non ho visto un solo tamponamento o incidente. Negli States le distanze di sicurezza sono sacre e mai come in quei momenti le ho apprezzate. Sarebbero da scrivere pagine e pagine sullo stile di guida italiano all’estero, ma evito un’inutile quanto palese verità. Se dovessi consigliarvi la zona tra Buffalo e Bennington non saprei cosa dire. Mi ero informato su alcune zone degne di nota come Sodus Point e Oswego sul Lake Ontario, oppure l’area dei Finger Lakes a sud di Rochester. Sicuramente la zona più bella era quella delle Thousand Islands, alla confluenza del fiume St. Lawrence con il Lake Ontario, ma bisogna sempre fissarsi degli obiettivi primari in un viaggio: per me erano il New England, Niagara, Boston e Montreal.
La porta d’ingresso a ovest per il New England è senza ombra di dubbio Bennington, un delizioso paesino di campagna famoso per i suoi ponti in legno rosso e per i le sue colline. Già quando si esce ad Albany dall’Hwy e si comincia a percorrere le strade di campagna ci si accorge che ci troviamo in una parte degli States tutta particolare. Tutto si ridimensiona; le strade sono grandi come le nostre; le Hwy non hanno più cinque corsie per senso di marcia. Tutto è più a misura d’uomo. Tanto verde, tanta natura (siamo nella Green Mountain National Forest) e soprattutto tanta storia (anche se recente) a testimoniare le battaglie per l’indipendenza dall’Inghilterra. In questi piccoli stati del nord est troverete innumerevoli siti storici contraddistinti da obelischi e statue che ricordano famose battaglie per la libertà dei primi coloni. E’ impressionante, per un europeo, vedere il flusso continuo di cittadini americani verso questi siti. Esiste un attaccamento ai valori nazionali come non ho visto mai. Nel New England questo spirito patriottico è ancora più forte che in tutti gli altri Stati della Confederazione; è forse anche per questo che la popolazione locale si crede l’unica meritevole di essere considerata americana. Consiglio vivamente di munirvi di una mappa della contea presso il Visitor Center o presso uno dei tanti scaffali informativi di hotel e supermercati. In questo modo potrete facilmente organizzare un giro di qualche ora per le colline circostanti, alla ricerca di specchi d’acqua da immortalare mentre riflettono le tonalità rossastre dell’autunno; oppure fotografare uno dei tanti e affascinanti ponti rossi in legno (i più famosi sono il Paper Mill, il Silk, Henry, Chiselville e il West Arlington) con sullo sfondo la tradizionale fattoria (mill) americana. Sono paesaggi rilassanti, da prendere con molta calma.
Per nostra fortuna, dopo tanta acqua nel tragitto, il meteo ci ha concesso poi solo bel tempo rendendo le zone circostanti, come le caratteristiche Litchfield Hills e le Berkshire Hills ancora più affascinanti. Un’altra tappa da non perdere se si visita Bennington è il Battle Monument dal quale si può godere di un ottimo panorama su tutta le colline circostanti. Una meta di transito verso le località costiere del New England che non deve assolutamente mancare. Direi che un giorno a Bennington è ben speso, a patto di lasciare lo stress fuori dal paese.
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